Come Vocal Coach molti mi chiedono quale sia la differenza tra un suono pop e un suono impostato, più classico o lirico, la risposta richiederebbe un’analisi un po’ articolata, ma, al solito, voglio analizzare soprattutto l’aspetto pratico, cercando di sciogliere alcuni dubbi, che forse potresti avere anche tu.
Le differenze tra un suono di una voce pop e l’impostazione lirica risiedono, da un lato, nelle posizioni assunte dal vocal tract, in particolare il tratto laringo-faringeo, il palato molle (quello posteriore chiamato anche velo palatino), il palato duro (centrale) e quello più anteriore (verso gli incisivi superiori), dall’altro lato, nel tipo di respirazione costo-diaframmatica, infatti è indispensabile cantare di diaframma.
Per avere consapevolezza di come si muove il suono nella tua cavità orale fai scorrere la punta della lingua su tutta la parete del palato dalla parte posteriore a quella anteriore, questo comincerà a darti una prima idea pratica e concreta delle tue forme interne. Quando cantiamo è utile pensare a questo movimento del suono, questo, infatti, aiuta a creare e a mantenere il palato sollevato.
Questo perché nel canto pop la laringe resta rilassata e non si abbassa molto, essendo un suono che parte dal livello del parlato (speech level) e la bocca tendenzialmente si dispone accennando un sorriso con zigomi lievemente alti e la mandibola resta morbida, il suono si dirige anteriormente tra incisivi e radice del naso (tweng).
Nell’impostazione del canto lirico o classico la laringe discende maggiormente, infatti nel canto classico è rilassata in basso e non sale mai al di sopra di un certo livello. Ma attenzione, come dicevamo prima, qualcuno potrebbe essere tentato di affermare che la sua posizione sia ‘bassa’, in realtà, se si cerca di abbassarla direttamente e localmente, agendo cioè con la muscolatura diretta e volontaria, si otterrà come risultato non il suono del vero cantante lirico, ma la sua caricatura, ecco perché sono fortemente scettico rispetto a quei maestri di canto, che si fanno forti di metodi che prevedono figure obbligatorie. Inoltre, continuando la nostra visualizzazione della voce cantata nel canto lirico, il suono compie il giro del palato, che assume una forma arcuata e la bocca, in conseguenza dell’inarcamento eccessivo del palato, si verticalizza. La voce in questo modo si arrotonda e i suoni risultano meno articolati, infatti durante le opere liriche vengono consegnati i testi dei brani, per permettere alle persone di poter comprendere, i suoni si dice che sono prevalentemente “coperti” .