Senza linguaggio condiviso ogni metafora è confusiva

La ricetta degli Dei - Nel Vaso di Pandora

Sono perfettamente consapevole che per  insegnare canto in modo empirico e professionale è rischioso, ai fini di un’adeguata comunicazione e  presa di  consapevolezza da parte del discente, usare metafore, che sono certo utili a creare suggestioni, allo scopo di mettere in moto risposte fisiologiche e osteomuscolari corrette, ma tutto questo può avvenire solo se preventivamente, insieme con te, abbiamo creato un linguaggio comune e immagini  che sono funzionali a richiamare di volta in volta il tuo registro di testa, la tua mixed voice, o meglio le tue mixed voice ( LINK MIXED VOICE***), la tua voce di petto, il tuo falsetto.  Infatti per un vocal coach o maestro di canto,  il significato di suono “arrotondato”, ha un’eco e un significato che non è detto sia lo stesso per il performer.  Per altro non è detto che lo stesso sappia come fare  per  “arrotondare” un suono o “come alzare la voce” o “come cantare bene le note alte con o senza falsetto”, oppure, chiedere maggiore o minore spazio in qualche cavità del vocal tract per ottenere una certa risonanza. Tutte queste richieste sono ambigue  e possono produrre un’ampia varietà di risultati, che spesso non corrispondono alla richiesta di “arrotondamento”, o di voce piena… Senza contare che tutto questo può produrre anche un profondo senso di inadeguatezza da parte di colui che vuole imparare a cantare, che si sente in difficoltà, proprio a causa di una modalità didattica non professionale, che si avvale esclusivamente  di una terminologia vaga e di metafore. 

 E questi sono altri importanti pezzi della nostra formula per l’Ambrosia, per questo, per una formazione di livello professionale e consapevole sulle  tecniche per cantare in genere e sulle tecniche di canto moderno in particolare,  nella mia esperienza di vocal coach mi sono reso conto che per chi vuole imparare a cantare come te è imprescindibile, non tanto acquisire informazioni tecniche su quello che succede all’interno del tuo apparato fonatorio, che ritengo sia eccessivo e non essenziale, piuttosto porre l’attenzione sull’esperienza propriocettiva del tuo “strumento voce” e  focalizzare l’attenzione sul monitoraggio delle tue sensazioni corporee durante gli esercizi, che creerò per te per percorrere insieme il viaggio attraverso la scoperta della tua chest voice, mixed voice, head voice o voce di testa, del tuo falsetto… Quindi ti farò focalizzare l’attenzione su cosa percepisci a livello della  laringe e in generale nel tuo corpo e sulle posizioni di lingua e volto al fine di produrre certi suoni e farti  associare quelle percezioni, anche acustiche, ai vari registri: registro di testa o falsetto, registro di petto, mixed voice…

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© 2024 Armando Polito Vocal Coach